Borderline – Arte al confine, arte al confino

Borderline – Arte al confine, arte al confino
di Mattia Campo Dall’Orto

SINOSSI
Borderline esplora il concetto di limite nelle arti e sub-culture urbane: il confine di identità e percezione che separa (o collega) culture nazionali e gruppi underground, arte ufficiale e azionismo illegale.
Con approccio antropologico si confrontano le diverse scuole di pensiero tra generazioni di creativi, le forme di aggregazione e l’evoluzione dei canoni rappresentativi dal Graffitismo alla Street-art, dai Post-graffiti all’Arte Pubblica.
Per la prima volta emergono le dinamiche contraddittorie, le ambiguità e le incognite della Creatività Urbana. L’opera affronta le fragilità e le ricchezze culturali delle comunità di creativi che operano nell’ombra, in un ambiente ostile, sfuggendo alla repressione, ma anche il passaggio al circuito ufficiale dell’arte.
Si profilano consuetudini e tecniche di azione affinate, quasi dei rituali tra legalità e illegalità, sviluppate per eludere i normali canali di controllo e comunicazione, fino a giungere a nuove e inaspettate forme di espressione negli spazi pubblici.
Con oltre 130 fotografie inedite, Borderline testimonia la proliferazione di un nuovo muralismo, progettato, autorizzato e condiviso, che non rinnega le origini underground ma ne fa tesoro per incrinare le sicurezze e le convinzioni della società attuale.
In un periodo di crisi, conflitti ed incertezze, Borderline offre uno sguardo critico sulle forme di espressione ai limiti del controllo sociale, segnali di una sub-cultura che ricerca nella creatività gli strumenti e le modalità d’azione per reagire.

NOTE SULL’AUTORE
Mattia Campo Dall’Orto
, classe 1980, si laurea cum laude in Scienze Internazionali e Diplomatiche a Gorizia nel 2006.
Introdotto al Writing nel 1997, segue parallelamente agli studi un percorso artistico antiaccademico, ottenendo premi e riconoscimenti in concorsi nazionali e internazionali, con mostre personali e collettive in Italia e all’estero. Nel 2010 è stato selezionato dal Consolato Italiano a Valona per il progetto Italia-Albania, promosso dal circuito Giovani Artisti Italiani.

Le principali tematiche affrontate, come artista e come ricercatore, sono la memoria e il conflitto. Sperimentando diversi medium (pittura, installazioni, calligrafia e libri d’artista) desidera esprimere o superare i limiti della scienza/conoscenza al fine di creare un linguaggio altro, in un costante rinnovamento della componente simbolica. Il sistema rappresentativo passa attraverso la decostruzione dell’oggetto/soggetto per individuare una struttura aperta a dubbi, questioni, ambiguità e forse proiettata verso possibili soluzioni. Recentemente concentra la ricerca artistica sul concetto di relazione, applicando lo schematismo come metodo di analisi e meta-lettura dei rapporti. Le figure, spesso ibride, risultano scheggiate, sezionate, incomplete e frammentate… stratificate in una mitologia contemporanea; il lettering le accompagna o addirittura le sostituisce, riportando l’attenzione sulla metamorfosi continua del segno: il segno che dà carattere o che cancella o che distrugge.
Come operatore culturale, sviluppa e conduce progetti transfrontalieri nell’ambito dei nuovi linguaggi urbani e dell’Arte Pubblica.

Ha coordinato e realizzato interventi di muralismo in collaborazione con istituzioni ed enti di rilievo, tra cui Rete Ferroviaria Italiana. Ha ideato e condotto progetti di Creatività Urbana a livello europeo, con attività in Italia, Spagna, Slovenia, Austria e Germania.

Ha svolto numerose attività di formazione, conducendo workshop rivolti ai giovani creativi così come laboratori dedicati a soggetti svantaggiati, rifugiati politici, diversamente abili. Le finalità dei percorsi didattici toccano principalmente i valori della libera espressione, l’acquisizione di strumenti relazionali e la prevenzione delle forme di disagio.

Dal 2006 al 2012 ha collaborato con la Cattedra di Antropologia dell’Università di Trieste conducendo ricerche sulle forme contemporanee di espressione e creatività nelle sub-culture urbane, e tenendo conferenze e seminari presso diverse istituzioni, tra cui il Politecnico di Milano, la Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia e il Centro Studi Internazionali Heliopolis di Trieste.
Attualmente è referente dell’ACU Macross nel Friuli Venezia Giulia per INWARD – International Network on Writing Art Reearch and Development.

Brossura; copertina in cartoncino nero con serigrafia e vernice UV
176 pagine (88 pagg. di testi e note; 83 pagg. di fotografie a colori)
Lingua: italiano
Editore: Consorzio Culturale del Monfalconese, 2012
ISBN: 978-88-88134-59-8
Pubblicazione a cura di Ass. Macross
Grafica e impaginazione: Studio Piani Matteo
Volume realizzato da Ass. Scimmie Bisiache per il festival Scimmie in Gabbia 2010 con il contributo di Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia
www.mattiacampodallorto.it